Non può esserci buona Odontoiatria senza buona Igiene

 

L’igiene deve essere eseguita da un professionista laureato, di provata esperienza e professionalità. L’Igienista dentale o Dottore in Igiene Dentale è una figura professionale che ha conseguito la Laurea in Igiene Dentale (180 CFU) ed Esame di Stato abilitante all’Esercizio della Professione.

L’IGIENISTA DENTALE

L’Igienista dentale si occupa della prevenzione delle patologie oro-dentali e promuove la salute orale dei Pazienti al fine di migliorarne anche la salute sistemica, nonché l’estetica e l’autostima. Riveste un ruolo importante nella terapia non chirurgica di mantenimento dei Pazienti con malattia parodontale (parodontite).

Effettua lo Scaling and root planing (levigatura radicolare);
Rileva i parametri biometrici del parodonto;
Collabora alla compilazione della cartella clinica a fini diagnostici e statistici;
Provvede all’istruzione sulle varie metodiche di igiene orale;
Usa mezzi diagnostici idonei ad evidenziare la placca batterica (rilevatori di placca vitale);
Effettua la rimozione (meccanica o manuale) di placca batterica e tartaro, dalle superfici dentali e implantari;
Effettua polishing (lucidatura) delle superfici dentali;
Lucida e leviga restauri conservativi (otturazioni);
Lucida e leviga restauri protesici fissi e mobili;
Fornisce consigli per una corretta alimentazione ai fini della tutela della salute dentale;
Esegue manovre di profilassi del cavo orale, quali applicazioni topiche di fluoro, agenti rimineralizzanti, sigillature dei solchi;
Prescrive collutori;
Prescrive fluoroprofilassi topica domiciliare;
Esegue sbiancamento dentale a fini estetici.


LA DETARTRASI (rimozione del tartaro)

 

è una manovra di igiene professionale che serve a rimuovere il tartaro accumulato nel tempo: è importante farla, come minimo, una volta all’anno ed in maniera molto accurata da parte di personale esperto ed abilitato. A seconda dei casi può essere necessario ripeterla anche ogni 6 mesi o, nei casi di malattie gengivali importanti, anche ogni 3/4 mesi.

Che cosa succede se non si rimuove il tartaro regolarmente?

Il tartaro, con i batteri in esso contenuti, si accumula nel solco gengivale (spazio tra il dente e la gengiva) ed infiamma le gengive che iniziano a sanguinare.

Le gengive infiammate si separano dal dente, si può sentire un cattivo gusto in bocca ed alito cattivo soprattutto al mattino e dopo i pasti: il cibo si accumula nelle tasche gengivali e letteralmente “marcisce”, creando un gusto e un odore sgradevoli.

Inoltre l’osso inizia a ritirarsi, scoprendo una parte della radice del dente (recessione e tasca parodontale).
Spesso in questa fase la detartrasi non è più sufficiente e bisogna intervenire con la disinfezione della tasca a mezzo di una attenta levigatura profonda delle radici, ed eventualmente con laser ed applicazione di medicamenti.

Se la tasca diventa troppo grande e profonda il dente non è più pulibile dal paziente e il dente vacilla sempre più sino a quando sarà necessario estrarlo.

Quanto tempo occorre per fare la pulizia in studio?

 

La seduta di detartrasi o igiene orale professionale (pulizia dei denti) ha come scopi, dettati dal rispetto dei protocolli e linee guida universalmente insegnate e conosciute, quelli di:

Rimuovere completamente tutta la placca e il tartaro sopra e sotto gengivale intorno a ciascun dente.
Rifinire e levigare il contorno sopra e sotto gengivale di ogni dente (mediante strumenti a mano = curette) al fine di ottenere una superficie il più liscia possibile (levigatura).
Passare la pasta da lucidatura con coppette (polish) intorno a ogni dente per avere una superficie ancora più liscia e bianca (per evitare l’adesione della placca).
Dare al Paziente informazioni e istruzioni circa un corretto mantenimento per ritardare la riformazione di placca e tartaro e prevenire la malattia parodontale (piorrea), provando con l’igenista le tecniche corrette.
Da ciò deriva anche un’altra conclusione degna di riflessione:

Che una detartrasi fatta in venti minuti non può che essere frettolosa e poco accurata, fatta tanto per farla, senza rispetto delle linee guida.
Che una detartrasi fatta in venti minuti è più dannosa che inutile, perché sul dente ruvido il tartaro si riforma anche più velocemente e la placca batterica aderisce meglio.
Questo modo di fare detartrasi (in fretta ed apparentemente economico) è inutile, dannoso e poco rispettoso della tutela della salute del Paziente, pertanto…  a noi non interessa.