articolo tratto da: www.corriere.it   a cura di Paola Arosio

Un inspiegabile calo di peso, una febbricola che persiste da settimane, un sanguinamento anomalo o una ferita che non si rimargina. Potrebbero essere questi, secondo l’American cancer society, alcuni dei campanelli di allarme di un tumore. Segnali da non sottovalutare, soprattutto se durano a lungo nel tempo o se tendono a peggiorare.

 Stanchezza cronica

Attenzione alla “fatica” persistente, una insolita spossatezza che non dà tregua e che non passa dopo una bella dormita. Se non è giustificata da attività fisica intensa o da un periodo di stress, merita delle indagini. Potrebbe essere uno dei primi sintomi di un tumore del sangue come la leucemia.

Perdita di peso

Se l’ago della bilancia continua a scendere e non c’è un perché, bussate alla porta del medico. Un calo ponderale di cinque chili o più potrebbe essere uno dei primi segni di cancro a pancreas, stomaco, esofago o polmone. «Ciò accade perché le cellule del tumore consumano molta dell’energia del corpo per svilupparsi», spiega l’American cancer society, «oppure perché rilasciano sostanze in grado di interferire con il metabolismo del cibo».

Dolore persistente

Anche un dolore che dura da settimane e che non scompare con l’uso di analgesici potrebbe essere la spia di qualcosa che non va. «Il dolore è uno dei sintomi precoci di tumore alle ossa o ai testicoli – avverte l’organizzazione americana -. Una cefalea che non passa e che si associa a giramenti di testa potrebbe essere sintomo di un tumore al cervello, così come un dolore continuo alla schiena potrebbe indicare un cancro al colon, al retto o all’ovaio».

Febbre

Una febbriciattola di lunga durata che non scende con i rimedi comuni non va ignorata. A volte leucemie e linfomi aggrediscono il sistema immunitario e il corpo cerca di “difendersi” provocando la febbre.

Cambiamenti della pelle

Quando fate la doccia, date un’occhiata alla schiena, alle braccia, alle gambe: ricordate che ogni neo o verruca che cambia forma o colore potrebbe nascondere un melanoma. Attenzione anche alla pelle che appare più scura (iperpigmentazione), alla colorazione gialla della cute e degli occhi (ittero), ad arrossamenti cutanei e a prurito. Se per caso vi accorgete di un nodulo o di un rigonfiamento sotto la pelle, soprattutto al seno o ai testicoli, non tergiversate nel fare approfondimenti. Potrebbe essere una banale cisti, ma anche il segnale di un tumore.

Cambio di abitudini urinarie o intestinali

La necessità di urinare più frequentemente del solito e il dolore alla minzione potrebbero essere segno di un cancro alla vescica o alla prostata. Diarrea ricorrente o costipazione potrebbero invece essere associate a tumori del colon-retto.

Tosse o raucedine

Una tosse che non va via può essere un segno di cancro ai polmoni. Una raucedine persistente potrebbe invece indicare un tumore alla laringe o alla tiroide.

Sanguinamento

Tenete d’occhio perdite di sangue insolite e immotivate. «Un espettorato con tracce di sangue potrebbe essere segno di un tumore ai polmoni», avverte l’American cancer society. «Il sangue nelle feci, che le fa apparire molto scure, potrebbe essere invece segno di un cancro al colon o al retto. Un tumore alla cervice dell’utero o all’endometrio può causare sanguinamento vaginale, mentre tracce di sangue nelle urine potrebbero indicare un cancro alla vescica o ai reni. Una perdita di sangue dal capezzolo potrebbe infine essere segno di un tumore al seno».

Difficoltà di digestione

Problemi a digerire, anche dopo un pasto leggero, o a deglutire che perdurano nel tempo potrebbero indicare un tumore all’esofago, allo stomaco o alla faringe.

Macchie bianche in bocca

«Chiazze o placche biancastre all’interno della bocca e sulla lingua possono indicare leucoplachia, una condizione pre-cancerosa spesso causata dal fumo o dall’uso di tabacco oppure da un eccessivo consumo di alcolici», spiega l’American cancer society. Se non trattate, queste lesioni potrebbero evolvere in un tumore del cavo orale. Ecco perché è importante rivolgersi il prima possibile al medico o all’odontoiatra.